La postura di ogni persona può essere “informata” con l’utilizzo di solette propriocettive. Si tratta di un presidio medico realizzato dopo attenta analisi posturale del paziente, che interagisce in modo dinamico e attivo con il suo corpo.
Cosa sono le solette propriocettive ?
A differenza dei plantari meccanici, essi non correggono direttamente e meccanicamente uno squilibrio ma stimolano i recettori plantari a livello centrale per migliorare efficacemente lo schema del passo, svolgendo un’azione correttiva a livello posturale.
Grazie a piccoli spessori e al dispositivo UR® posizionati in precise zone del piede hanno l’obiettivo di migliorare la postura, la stabilità e l’equilibrio di chi lo indossa, riducendo i disturbi del piede della schiena e delle gambe.
Le solette propriocettive per raggiungere una postura corretta
Il Sistema-Tonico-Posturale è un sistema cibernetico, un circuito che necessita di un’afferenza (input) proveniente dagli esterocettori e propriocettori, di centri superiori di modulazione, integrazione, pianificazione, risposta, controllo (relè) e di un’efferenza (output) che traduce in gesto motorio il segnale elaborato dai centri superiori.
La stimolazione neurosensoriale esterocettiva provocata dai piccoli spessori e dal dispositivo UR® arriva ai centri dell’encefalo (nuclei della base), del cervelletto e della corteccia. Questo meccanismo attiva il Sistema Tonico Posturale che elabora tali informazioni, riprogrammando perifericamente la struttura muscolo scheletrica e di conseguenza l’organismo in toto, tramite le catene mio-fasciali.
Curiosità e suggerimenti per migliorare la postura
I sensori propriocettivi del piede
Ognuno di noi è dotato di meccano-recettori, distribuiti in determinate zone della pianta dei piedi, che trasmettono direttamente informazioni al cervello.
In questo modo il tuo corpo riesce a stare in equilibrio: i recettori comunicano con il cervello, che a sua volta dà l’input per modificare l’inclinazione del corpo ed evitare spiacevoli cadute.
Tu immagina se, in caso di squilibri posturali, potessi agire direttamente sui sensori propriocettivi del piede e azionare una riprogrammazione posturale globale.
Non immaginarlo soltanto: oggi con il Device UR® è possibile!
Il plantare propriocettivo viene progettato e costruito sulla persona, secondo una visione neurofisiologica della postura. L’applicazione di specifici micro spessori in corrispondenza dei recettori del piede, innescano un riflesso miotatico che è in grado di attivare determinate catene muscolari, modificando l’assetto posturale.
Il complesso piede caviglia
Il complesso piede-caviglia è la parte finale di contatto con il suolo e ha la funzione di compensare tutto ciò che succede nel resto del nostro corpo.
Questo significa che si adatta, compensa e poi si fissa.
Spesso succede che si adatti in una posizione errata, in un appoggio scorretto o in una condizione sbagliata di riflessi.
Ecco che può diventare causativo di un disturbo che, se trascurato, da patologia acuta può trasformarsi in patologia cronica e degenerare in organica.
Per evitare che tutto ciò succeda è necessario imparare a leggere il complesso piede-caviglia secondo una visione posturale globale.
Come migliorare la postura?
Plantare ed esercizi propriocettivi hanno un ruolo attivo nel miglioramento della postura perché agiscono a livello neurologico. Spiegano al cervello come usare i muscoli in maniera differente per portare beneficio alla tua postura o a quella del paziente.
Le solette posturali funzionino veramente se affiancate da esercizi costanti e obbligatori di propriocezione del piede.
Ci sono casi in cui sono sconsigliate, come ad esempio la presenza di patologie da “piede diabetico” o in caso di perdita della tonicità muscolare.
Non dimenticare inoltre che il plantare è solo uno degli aspetti della riprogrammazione posturale globale e va considerato nell’ottica di un lavoro di équipe, che molto spesso coinvolge svariate figure professionali sanitarie.